Sposa
Luci Afonso
Io
la vidi non appena attraversò il portone di legno. Il lungo vestito la faceva
levitare. Era alta ed esigua come un eucalipto, i lunghi ricci castani erano
sul punto di esplodere come l’infiorescenza rossa del flamboia[1].
–
La casa sarà lì – disse lei, indicando l’angolo opposto al quale mi trovavo.
Scelse
un piccolo ciottolo e lo sotterrò nel futuro locale della costruzione.
–
È lanciata la pietra fondamentale – lei proclamò, sorridendo. (È stata
un’impressione, o il sole in quel momento ha brillato più forte?)
Tolse
i sandali ed attraversò il fiume, bagnandosi i piedi e l’orlo del vestito
nell’acqua fresca. Dopo, venne fino alla foresta e benedisse ogni albero, come
una generosa madrina. Arrivò vicino a me.
–
Che specie è questa? – domandò.
–
Non so – rispose l’uomo che la accompagnava. – È quasi morta, non produce
nemmeno più fiori. Possiamo tagliarla, se lo desidera.
Lei
accarezzò il mio corpo rinsecchito e le mie braccia supplicanti.
–
No, voglio farla rivivere – e mi legò con affetto. (È stata un’illusione, o in
questo momento la linfa mi ha percorso con più vigore?)
Le
mie radici tremarono di paura e piacere. L’uomo aveva ragione: io avevo
rinunciato a fiorire. Generavo alcuni pallidi feti in un unico periodo
dell’anno, che alle volte morivano nel giro di ore, senza aver ricevuto nemmeno
uno sguardo.
Nei
mesi successivi, ogni volta che visitava il cantiere, Ísis veniva da me e si
appoggiava al mio tronco. Intonava, in una lingua estinta, la canzone della
rinascita, che imparò in altre vite e che spargeva per il mondo fin dall’inizio
dei secoli. Io proteggevo la sua morbida pelle con la piccola ombra delle
foglie che cominciavano a germogliare, mentre si restaurava in me il desiderio
di fiorire.
Venne
la siccità, cantarono le cicale, caddero le piogge. Quando la casa fu pronta,
sentì che era giunto l’istante tanto atteso. In questo giorno, lei si vestì di
bianco. Si avvicinò lentamente, mi abbracciò e mi domandò:
–
Vuoi sposarmi?
Riunendo
la linfa accumulata durante anni, ruppi i bottoni di seta che si aprirono senza
paura, tessendo un velo lucente per la mia sposa.
–
Voglio – risposi in fiori.
Pensieri in Parole. Antologia bilíngue português-italiano, Edizioni Mandala: Milão, 2013
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